Sono Andrea Zanelli e ho scelto Genova come luogo in cui far rinascere un’importante tradizione di famiglia: l’arte della scultura.
Mio nonno, Angelo Zanelli, è stato uno dei principali scultori italiani tra la fine ‘800 e gli inizi del ‘900. Riconosciuta anche all’estero, la sua abilità gli ha permesso nel 1909 di ottenere la commissione per la realizzazione del fregio dell’Altare della Patria.
Il grande successo dell’opera, raffigurante il lavoro e l’amor patrio, contribuì allo sviluppo della sua carriera, la quale giunse al suo apice nel ‘39 con l’inserimento del suo nome tra gli Accademici d’Italia.
Nonno Angelo morì nel 1942 dopo aver rafforzato la diffusione e il valore della scultura italiana; oggi voglio riscoprire questa tradizione, familiare e nazionale, per contribuire con le mie opere allo sviluppo artistico nel nome di quei valori espressi proprio dall’opera di mio nonno: il lavoro e l’amor patrio.
Sulle sue, il mio stile vuole muoversi tra il passato e il presente tentando di unire nell’opera il progresso e la tradizione. Lo stile Liberty, movimento che fa parte del mio bagaglio culturale, offre ancora oggi la possibilità di infondere nell’opera, proprio come fece alla fine del XIX secolo, un senso di vitalità e novità.
Con la sua ricca, ma finissima decorazione l’Art Nouveau avvicina differenti arti, dalla pittura alla letteratura, dalla musica al design, e introduce nel processo artistico nuovi materiali, come il metallo. A questa affianco un altro stile molto innovativo e particolare per quel che riguarda l’utilizzo dei materiali: l’arte povera. In rottura con la tradizione, l’arte povera, preferisce al marmo scarti industriali, plastiche o materiali poveri come legno e ferro per la realizzazione delle sue sculture o installazioni.
Il mio stile vuole riunire queste differenti correnti per ricercare nell’oggi un futuro possibile, ma memore delle nostre origini, per l’arte scultorea. Genova offre il luogo ideale per il mio intento: la neoclassicità dell’Arco della Vittoria e del Teatro Carlo Felice e gli ornamenti Liberty delle stazioni di Principe e di Brignole segnalano la presenza di queste correnti nel territorio. L’arte povera permetterà infatti di ripensare la nostra storia con strumenti nuovi per indagarne le possibilità future.
La storia della mia famiglia trova le sue radici nell’Italia del Nord. Angelo Zanelli nacque a Brescia e affinò la sua tecnica scultorea proprio sulla pietra bresciana, ma esportò il suo lavoro in tutta Italia e all’estero, come, ad esempio, la Statua della Repubblica presso L’Avana.
Allo stesso modo è mia intenzione stabilire a Genova il fulcro della mia produzione, la quale avrà lo scopo di arricchire artisticamente la città di Genova e la regione ligure, ma anche di diffondersi su tutto il territorio italiano. Inoltre, non solo le sculture si inseriranno nel dibattito artistico attuale, ma la mia scelta di stabilire la presenza fisica sul territorio è finalizzata a creare un luogo concreto di diffusione culturale e, in particolare, di quest’arte troppo spesso dimenticata o sottovalutata.
Vorrei far rivivere nell’oggi la scultura facendo dialogare nelle mie opere la tradizione, personale e nazionale, con Angelo Zanelli e l’innovazione con le idee dell’arte Liberty e delle tecniche e istanze dell’arte povera.