Dipinti Albrecht Durer a Milano: la mostra organizzata presso il Palazzo Reale di Milano rappresenta un’occasione unica per godere della selezione di opere di un artista completo, esploso all’apice del rinascimento tedesco e che è stato in grado di dettare con le sue incisioni l’iconografia sacra dei suoi tempi e dei secoli successivi.
Albrecht Durer (1471-1528) è stato un pittore e incisore di notevole importanza per l’arte europea: tra i più curiosi e desiderosi di imparare fin dall’infanzia, quest’uomo ebbe la fortuna di crescere in un ambiente dove le arti venivano respirate come l’ossigeno e di avere la capacità di assorbire in modo schietto ogni insegnamento ricevuto. Il risultato finale derivante dalla sua arguzia e dal duo impegno fu la capacità di riprodurre l’antico in chiave moderna, studiando nuove prospettive e dando vita ad opere che tuttora sono esposte nei maggiori musei del mondo.
Fin da giovanissimo, grazie al lavoro all’interno dell’oreficeria del padre, Albrecht Durer ebbe modo di venire a contatto con ambienti esclusivi e con artisti dell’epoca assorbendone la magnificenza. La sua prima opera conosciuta, in grado di testimoniarne il talento, è l’autoritratto del 1484: un disegno a punta d’argento realizzato a soli 13 anni in grado di mostrare, nonostante gli errori, la grande manualità del giovane artista. Un’opera considerata molto importante anche perché primo autoritratto autonomo dell’arte europea.

L’autoritratto del 1484 è uno dei dipinti di Durer in mostra a Milano
Durer ed il rinascimento tedesco sono strettamente legati l’uno all’altro dal filo sottile della sua arte in evoluzione: dal momento in cui decise di lasciare la bottega paterna a 16 anni ed iniziò a fare praticantato presso Michael Wolgemut, il più importante pittore e xilografo di Norimberga: fu lui una delle influenze più importanti per Albrecht, soprattutto per ciò che concerne l’arte della xilografia. Fu proprio all’interno della bottega di questo maestro che il giovane, grazie alle riproduzioni che venivano eseguite, venne a contatto con la pittura fiamminga, lo stile italiano e lo stile veneziano.
Nel corso della sua carriera Albrecht Durer fu molto ispirato dalla pittura italiana e dalla pittura veneziana: i suoi numerosi viaggi lo portarono a soggiornare nella penisola dove ebbe la possibilità di entrare in contatto con quelle che erano le tendenze artistiche del luogo. La sua vita non fu lunghissima e molti suoi estimatori dell’epoca sostengono che ad accorciarla ulteriormente fu un infelice matrimonio combinato: nonostante ciò con le sue tavole dell’Apocalisse, le xilografie ed le sue testimonianze artistiche Durer si è guadagnato un posto di tutto rispetto come esponente del rinascimento tedesco ed europeo.
Le opere
Albrecht Durer, come già anticipato, grazie alle sue opere fu in grado di stabilire un’importante traccia per tutta l’iconografia sacra del suo tempo e dei secoli successivi: l’Apocalisse di San Giovanni rappresenta senza dubbio l’apice del rinascimento tedesco artistico e della capacità del pittore e xilografo di riprodurre soggetti importanti ma non si può fare a meno di non prendere in considerazione dipinti come il “Quattro apostoli” un olio su tavola di tiglio del 1526 o “Il cavaliere, la morte e il diavolo” incisione a bulino su rame del 1513.
Il maestro fu un ottimo ritrattista e nel corso della sua vita ne diede riprova non solo attraverso i ritratti dei propri genitori ed alcune commissioni giunte fino a noi, ma soprattutto grazie agli autoritratti che si sono poi susseguiti negli anni ed hanno dimostrato le sue capacità di miglioramento in qualsiasi settore di arte di suo interesse. Di particolare pregio è l’ “Autoritratto con Pelliccia”, nel quale il pittore decise di accentuare le sue somiglianze con quelle del Cristo con l’intento non di lasciarsi andare alla blasfemia ma di spiegare come ogni essere umano sia figlio di Dio.

Autoritratto con pelliccia: uno dei dipinti di Albrecht Durer in mostra a Milano
La politica influenzò marginalmente le sue opere rispetto a ciò che fecero la religione ed i diversi stili con i quali entrò in contatto. Gli artisti che più gli furono vicini in intenti e capacità furono senza dubbio quelli che risultarono essere tra i maggiori esponenti della loro arte: Lorenzo Lotto, Lucas Cranac, Albrecht Altdorfer.
Dipinti Albrecht Durer a Milano: la mostra
Dipinti Albrecht Durer a Milano: un appuntamento da non perdere, presente fino al prossimo 24 giugno a Palazzo Reale nel quale, grazie ad una selezione di opere e sezioni tematiche organizzate in modo perfetto dal curatore Bernard Aikema, Professore di Storia dell’arte moderna all’Università di Verona, con la collaborazione del Dott. Andrew John Martin, è possibile attraverso un percorso di comunicazione e confronto immergersi totalmente in ciò che questo artista ha rappresentato per l’arte europea.

Dipinti Albrecht Durer a Milano: in mostra la selezione di alcune delle opere più emozionanti
La mostra Durer è stata strutturata non solo in modo tale da far conoscere al visitatore della stessa quello che è stato il percorso artistico del maestro ma anche per mostrare come la sua arte sia stata di ispirazione e complementare a quella di altri grandi nomi. Insieme alle numerose opere di Albrecht infatti saranno esposte anche alcune di Giorgione, Andrea Mantegna, Leonardo da Vinci e Lorenzo Lotto: tutti artisti che sono stati in grado di lasciare un segno indelebile nel nostro approccio all’arte.
“Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia” è una mostra che possiede l’intento di far riconoscere il carattere innovativo del lavoro del pittore, il quale per molto tempo si è espresso anche attraverso il disegno e le xilografie e mostrando come lo abbia fatto aprendosi totalmente, nel corso dei suoi viaggi, nei confronti di qualsiasi stile abbia incontrato negli anni. Avere dipinti Albrecht Durer a Milano dà l’occasione a chiunque avrà modo di visitare la rassegna di uscire arricchito dal contatto con l’artista, soprattutto per via dell’organizzazione della stessa, pensata per stimolare l’occhio e l’attenzione proprio grazie al confronto.
Ciò che è importante ricordare mentre si ci avvicina alla mostra Durer per visitarla, è che il maestro è vissuto in un periodo molto particolare: l’Europa stava uscendo dal buio del Medioevo, dove tutto era pensato per far sentire la potenza di Dio nei confronti dell’uomo. Con il Rinascimento, pur rimanendo un forte rispetto per il sacro, il rapporto ha iniziato a divenire meno opprimente dando modo agli artisti di potersi esprimere con più libertà: ed Albrecht Durer è senza dubbio uno degli esponenti che più è stato in grado di fare sua questa rinascita.
La mostra offre la possibilità di poter osservare in un’unica occasione le diverse anime del maestro: le sue pale, le sue incisioni, i suoi dipinti ed i suoi disegni. E di poterle confrontare con altri importanti esponenti.
Come visitare la mostra
La Mostra di Albrecht Durer a Milano rimarrà a Palazzo Reale dal 21 Febbraio 2018 al 24 Giugno 2018. Essa è promossa dal Comune di Milano e dal suo assessorato alla Cultura ed è prodotta e organizzata da Palazzo Reale di Milano e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.
Come anticipato “Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia” è stata curata dal professor Bernard Aikema, docente di Storia dell’arte moderna all’Università di Verona, con la valida collaborazione del Dott. Andrew John Martin. Ulteriori informazioni sulla rassegna per chiunque voglia visitarla sono disponibili attraverso le seguenti metodologie:
Numero di telefono: +39 0288445181
Email: [email protected]
o visitando il sito ufficiale dell’esposizione (http://mostradurer.it)
II costo del biglietto è pari a 12€ intero e 10€ ridotto. Si tratta di un appuntamento unico nel suo genere per conoscere da vicino questo grande maestro del rinascimento tedesco.