Si chiama Frida Kahlo. Oltre il mito la mostra al Mudec di Milano a cura di Diego Sileo dedicata alla pittrice messicana. Il Museo delle Culture di Milano, uno degli autorevoli musei internazionali, dal 1° febbraio al 3 giugno 2018 aprirà le porte ai tanti estimatori di Frida Kahlo. Si tratta di un progetto espositivo nato dopo sei anni di intense ricerche, che si propone di riunire in Italia oltre 100 opere tra dipinti, disegni e fotografie provenienti dal museo Dolores Olmedo di Città del Messico, dalla collezione Jacques and Natasha Gelman e da altri importanti musei internazionali.
La mostra, che presenterà numerose opere mai viste prima nel nostro Paese, intende andare oltre la visione semplicistica dell’artista ormai impostasi dopo il gran numero di eventi a lei dedicati negli ultimi anni: non si sofferma, infatti, ad analizzare nuovamente i traumi personali e famigliari della pittrice, le sue numerose relazioni amorose, il suo desiderio irrealizzato di essere madre e la sua lotta contro la malattia, ma si propone di svelare alcuni documenti inediti ritrovati nel 2007 dopo l’apertura dell’archivio di casa Azul, sua dimora fino alla morte. La mostra è allestita in modo da sottolineare l’unità profonda della produzione dell’artista e si sviluppa in cinque sezioni, ciascuna delle quali ne analizza un aspetto specifico.
Frida Kahlo: un’icona di emancipazione
Frida Kahlo nacque a Città del Messico nel 1907, figlia di un fotografo tedesco proveniente da una famiglia ebraica di origine ungherese e di una donna messicana benestante di origini spagnole e amerinde. Sofferente di spina bifida e segnata da ragazzina da un terribile incidente stradale, che le causò numerose fratture ossee e la costrinse a subire oltre trenta interventi chirurgici, Frida riuscì, grazie alla sua sensibilità artistica, a trasformare gli anni dell’immobilità a letto in uno stimolo per la sua pittura. I genitori avevano deciso, infatti, di regalarle un letto a baldacchino con uno specchio fissato sul soffitto, in modo che potesse vedersi, e dei colori. Di qui l’artista iniziò a realizzare la serie degli autoritratti. Altri avvenimenti che segnarono la sua vita furono l’adesione al Partito Comunista, la sua tormentata storia d’amore con il pittore Diego Rivera e i suoi rapporti extraconiugali con numerose personalità dell’epoca di entrambi i sessi, tra cui si possono ricordare il rivoluzionario russo Lev Trockij, il poeta André Breton e la cantante messicana Chavela Vargas. Morì di embolia polmonare nel 1954, a soli 47 anni. Frida Kahlo oggi è considerata un’icona di emancipazione grazie al suo sguardo quasi ossessivo sul proprio corpo, non filtrato dallo sguardo maschile, e sempre caratterizzato dalla presenza vivace del folklore messicano.
Informazioni utili per i visitatori
Il Mudec si trova a Milano, in via Tortona 56, ed è facilmente raggiungibile dalla metropolitana linea 2 (fermata Porta Genova). Gli orari della mostra sono i seguenti: lunedì dalle 14.30 alle 19.30 (in mattinata, dalle 10.00, solo per gruppi e scuole su prenotazione); martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30. I biglietti, già prenotabili, hanno un costo di 12 €.