È uscita la nuova campagna del Mibact (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo), che ogni mese propone sui social media un nuovo tema per far conoscere al pubblico il patrimonio artistico e culturale custodito nei musei, nei parchi archeologici e nelle ville del nostro Paese e per incentivarne la fruizione. Il tema che è stato scelto per la campagna del mese di febbraio 2018 (nota con l’hashtag #febbraioalmuseo) è #giochidarte e riguarda il tema del gioco in tutte le sue forme, così come è stato raffigurato nell’arte italiana e ed estera durante il corso della storia.
Le locandine digitali della campagna
Per l’occasione, il Mibact ha realizzato e pubblicato tramite l’account Instagram @museitaliani sessanta nuove locandine digitali, concepite per essere agevolmente diffuse sui social network. Sfondo di ciascuna delle sessanta locandine sono altrettante immagini famose, che sono state tratte da quadri e affreschi, statue, vasi in ceramica o giocattoli in osso, legno o avorio, tutte accomunate dal soggetto del gioco e della gara, il quale unisce in questo modo l’Italia in un viaggio ideale da nord a sud attraverso le varie epoche storiche. I giochi rappresentati nelle varie figure sono giochi di vario tipo, solitari, di coppia o di squadra, che prevedono o meno l’utilizzo di oggetti (bambole e bambolotti, palloni, dadi…), i giocatori sono bambine e bambini, ma anche adolescenti e adulti che si cimentano in gare più complesse o anche in vere e proprie competizioni sportive. Su ciascuna locandina sono indicati, inoltre, il nome del museo e la località in cui è conservato il dipinto o l’oggetto raffigurato, il periodo storico cui esso appartiene e una scritta che invita gli utenti a visitare i musei, a cercare le opere che riguardano il gioco e a condividerle sui social network per incentivarne la diffusione. Alle sessanta locandine promozionali si affiancano inoltre, per tutto il mese di febbraio, numerose manifestazioni culturali di vario tipo (mostre, approfondimenti a cura di esperti…) gratuiti o con biglietto d’ingresso scontato, a cura di oltre quattrocento tra i musei presenti sul territorio italiano.
I giochi raffigurati sulle locandine
I dipinti e gli oggetti rappresentati sulle sessanta locandine digitali provengono tutti dai musei italiani e sono quasi tutti esempi di arte italiana, anche se non mancano esemplari di provenienza estera, come le conchiglie dipinte che arrivano dal Giappone del periodo Edo, conservate al Museo di Arte Orientale di Venezia. Famosissima è l’anfora con Achille e Aiace che giocano a dadi, di ceramica a figure nere risalente al VI secolo a. C., proveniente dal Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma. Notevoli le testimonianze di bamboline in avorio o terracotta e dotate di arti snodabili, oppure di una scacchiera e di una coppia di dadi, o ancora di una carrozza in miniatura per bambini. Non manca il gioco della palla, che tra le locandine compare diverse volte e principalmente come un gioco per fanciulle, o giochi tradizionali come il civettino (una sorta di antico telegrafo senza fili, dipinto dallo Scheggia nel XV secolo e conservato presso Palazzo Davanzati a Firenze) e il solletico di Giuseppe Angeli, conservato alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.