I due grandi maestri emiliani del Rinascimento sono i protagonisti della mostra 2016 alle Scuderie del Quirinale a Roma. “Correggio e Parmigianino. Arte a Parma nel Cinquecento”, infatti, è il titolo dell’esposizione allestita nelle sale delle Scuderie e visitabile fino al 26 giugno.

“La schiava turca” del Parmigianino
Grazie ad una selezione di opere provenienti dai più importanti musei del mondo si potranno ammirare, riuniti, i capolavori di due degli artisti più prestigiosi del Rinascimento italiano. Si tratta di Antonio Allegri detto il Correggio e Francesco Mazzola detto il Parmigianino. Entrambi emiliani ed entrambi vissuti nella prima metà del Cinquecento, i due grandi pittori resero Parma, grazie al loro indiscusso talento, un centro artistico di notevole importanza, in grado di competere a pieno titolo con le grandi capitali dell’arte italiana come Roma, Firenze e Venezia.
La Madonna Barrymore (Washington, National Gallery of Art), il Ritratto di dama (San Pietroburgo, Museo Statale dell’Ermitage), Il martirio di Quattro santi (Parma, Galleria Nazionale); Noli me tangere (Madrid, Museo del Prado), La Scuola di Amore (Londra, National Gallery); Danae (Roma, Galleria Borghese) sono alcuni dei capolavori del Correggio che si potranno ammirare durante il percorso espositivo.
La grande Pala di Bardi, prima opera realizzata dall’artista all’età di sedici anni, il monumentale San Rocco dipinto per la Basilica di San Petronio a Bologna, la Conversione di Saulo (Vienna, KUnsthistorisches Museum); la Madonna di San Zaccaria (Firenze, Gallerie degli Uffizi); la celeberrima Schiava turca della Galleria Nazionale di Parma e la cosiddetta “Antea”, tra i ritratti più sofisticati e misteriosi di tutto il Cinquecento, sono invece alcune delle opere del Parmigianino presenti in mostra.

Il dipinto “Noli me tangere” di Correggio
“Correggio e Parmigianino. Arte a Parma nel Cinquecento” è anche l’occasione di ammirare le opere di altri artisti, meno celebri, della cosiddetta Scuola di Parma. Oltre a Correggio e Parmigianino, infatti, saranno esposti anche dipinti e disegni di altri quattro artisti come Michelangelo Anselmi, Francesco Maria Rondani, Girolamo Mazzola Bedoli e Giorgio Gandini del Grano.
Lo sviluppo di una vera e propria “scuola” in quel periodo a Parma è testimonianza inequivocabile che la presenza e l’influenza di Correggio e Parmigianino stimolarono una crescita artistica degna di nota. Proprio negli anni in cui i due artisti vissero e operarono emerse a Parma una cerchia di allievi e discepoli, le cui opere ancora oggi ammiriamo.
La mostra, inaugurata lo scorso 12 marzo, è visitabile fino al 26 giugno dalla domenica al giovedì dalle 10 alle 20 e il venerdì e il sabato dalle 10 alle 22.30 con ingresso 12 euro.