L’influenza del linguaggio e dello stile di Caravaggio nella pittura di tutta la penisola è l’obiettivo della mostra “Il caravaggismo nelle collezioni di Perugia”, aperta fino al 20 novembre e ospitata all’interno di Palazzo Lippi Alessandri nel capoluogo umbro.

“Madonna con bambino” del Perugino
Oltre 50 dipinti rappresentativi non solo delle esperienze artistiche che si affermano in Umbria nell’arco di quattro secoli, ma anche di altri aspetti della cultura figurativa italiana dal Rinascimento al Barocco. Un arco temporale che va dal Trecento al Settecento e che aiuta a comprendere in quale misura Caravaggio abbia lasciato traccia nella pittura italiana.
Numerose sono le opere di provenienza perugina che si rifanno alla lezione di Michelangelo Merisi e che arricchiscono la sezione intitolata “caravaggeschi”. Fra le opere della sezione spicca il grande dipinto di Giusto Fiammingo, raffigurante la fuga del giovane nudo, già nella collezione Giustiniani di Roma, ora di proprietà della Galleria dei Gerosolimitani di via dei Priori a Perugia.
Accanto a questa tela vengono esposti i due magnifici Valentin de Boulogne della Galleria Nazionale dell’Umbria e una tela raffigurante I cinque sensi, di proprietà della Fondazione Orintia Carletti Bonucci che è copia antica tratta dal capolavoro di Valentin oggi nella Galleria Nazionale di Londra.
Sempre di proprietà della Fondazione Carletti Bonucci sono i due quadri del cosiddetto Maestro di Baranello, un raro pittore di cultura caravaggesca che sente parallelamente il richiamo del classicismo degli inizi del Seicento. Fra i dipinti che compongono il percorso espositivo troviamo il San Giovanni della Fondazione Marini Clarelli Santi e un dipinto attribuito allo Pseudo-Salini della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia (Collezione Marabottini).

“Madonna con bambino” del Pinturicchio
Fra le opere provenienti dal collezionismo privato troviamo, invece, tre dipinti. Uno attribuito a Paolo Guidotti, notevole per forza espressiva e incisività realistica, uno attribuito al Jan Janssens e uno raffigurante Dedalo e Icaro, ritenuto di Orazio Riminaldi.
Non solo l’Umbria e Perugia ma varie aree geografiche di tutta Italia sono, dunque, accomunate dall’influenza dello stile di Caravaggio, a testimonianza di come il grande Michelangelo Merisi abbia avuto un indubbio ruolo “unificante” a livello nazionale e non solo. Le opere in mostra mirano, appunto, ad evidenziare questo ruolo che fa del Caravaggio un maestro assoluto.
L’esposizione sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30; il sabato dalle 11 alle 22 e la domenica dalle 11 alle 20. L’ingresso è gratuito.