
Jacopo Palma il Vecchio
Jacopo Palma il Vecchio, all’anagrafe Jacopo d’Antonio Negretti, nasce a Bergamo attorno alla metà del secondo decennio del XVI secolo. Discende da una famiglia di pittori, inclusi il nipote Antonio Palma (1515 – 1574) e suo figlio Giacomo, (1548-1628). La loro attività si svolge principalmente a Venezia, seguendo lo stile della scuola veneziana. Jacopo Palma viene soprannominato Il Vecchio proprio per distinguerlo da Palma il Giovane (1544-1628).
Molti studiosi ritengono sia stato studente di Tiziano (1485-1576) per un breve periodo, ma è certo che nelle sue opere si possa riscontrare l’influenza del maestro. Ci sono anche altre testimonianze di una possibile affiliazione con il grande pittore bergamasco Andrea Previtali.

Venere
Il Vecchio era conosciuto anche per la sua rivalità con un altro grande pittore veneziano: Lorenzo Lotto (1480 – 1556). Il suo stile si soffermò sulla rappresentazione sensuale e tenera delle donne, utilizzando i tipici colori di Venezia: sue le opere Una donna bionda, Le tre sorelle, Giuditta, Una sibilla e Ritratto di giovane donna. Dipinse anche la versione personale di Venere nel 1520, nello stile di Giorgione (1477 – 1510) nel dipinto Venere dormiente.
Violante, altra opera del Vecchio, è uno dei tanti ritratti che potrebbero risalire alla figlia (Violante appunto). L’artista si dedicò anche alla pittura sacra: molti dei suoi lavori adornano le chiese di Venezia, tra cui una Vergine con il Figlio e Santi e una Sacra Conversazione. Un suo quadro, Sacra Famiglia con il giovane San Giovanni e Maria Maddalena, si può trovare oggi al Museo degli Uffizi; qui si trova anche Giuditta del 1528 e la Risurrezione di Lazzaro.
La sua arte influenzò altri pittori, come Bonifazio Veronese (1487 – 1553), il quale influenzò a sua volta il maestro Tintoretto (1518 – 1594), anche se non è dato per certo.
Palma trattò i soggetti della tematica sacra come veri e proprio “tableaux de genre”, in cui si dava più spazio alla magnificenza, alla forza esuberante e ai colori forti piuttosto che al sentimento religioso. Tra queste produzioni, vanno sicuramente ricordati: Madonna con San Giorgio e Santa Lucia, dipinto per la chiesa di Santo Stefano a Vicenza; San Pietro con sei santi (Accademia di Venezia); Adorazione dei pastori (Louvre); Incontro tra Giacobbe e Rachele (Museo di Dresda).

Sacra Famiglia con San Giovanni Battista e Santa Lucia
Le tematiche preferite furono però la Sacra Conversazione, la Sacra Famiglia e la Madonna circondata da Santi. Esistono molti quadri a testimonianza di questa preferenza; essi si possono trovare a Roma, in Galleria Colonna e in Galleria Borghese, a Firenze, agli Uffizi e a Palazzo Pitti, a Dresda, Monaco e Vienna. Una delle più belle Conversazioni è quella che rappresenta la Sacra Famiglia con San Giovanni Battista e Santa Lucia (si può ammirare all’Accademia di Venezia). Una delle sue massime opere è il trittico sull’altare di Santa Maria Formosa a Venezia. Il trittico rappresenta Santa Barbara tra Sant’Antonio l’Eremita e San Sebastiano.
Palma fu anche un grande ritrattista; la sua arte si esercitò principalmente sui ritratti femminili di donne di corte. Degni di nota sono: Bella, nella collezione del Barone Alphonse de Rothschild; Violante, al museo di Vienna; Tre sorelle, al museo di Dresda. Anche i ritratti maschili ebbero notevole successo: Autoritratto (Pinacothek, Munich) e Ritratto di uomo sconosciuto (museo di Berlino).