Due coppie di busti simmetrici spuntano da due cornucopie: a sinistra l’imperatore Claudio e la sua quarta moglie, Agrippina la Giovane.
Di fronte a loro si trovano i busti dei genitori della sposa: il fratello dell’imperatore Germanico e sua moglie Agrippina la Vecchia. Claudio si sposò per la quarta volta nel 49 d.C. C’era grande attesa per Agrippina la Giovane, che nel cameo è interpretata come Cibele, la dea della fertilità, e spera che in seguito all’assassinio di Messalina, le cose prendano una svolta per il meglio. Forse questa pietra era un regalo di nozze ufficiale per la coppia imperiale.

A quel tempo nessuno sospettava che il carattere prepotente e intrigante della donna, la sua elevazione al rango di Augusta e l’adozione del figlio Nerone avrebbero avuto conseguenze disastrose per l’imperatore e lo stato. Sposando la pronipote di Augusto, Claudio rafforzò il legame tra la Gens Iulia e Claudia. Le cornucopie sono un segno che questo matrimonio doveva portare una pienezza di benedizioni; l’aquila di Giove e le armi sono simboli della natura trionfante dell’imperatore e del generale.
Questo è il lavoro virtuoso di un maestro sconosciuto che ha scolpito l’immagine di strati alternati di pietra scura e chiara. La lucidatura finale ha ridotto lo strato di base a soli 2 mm in alcuni punti, una sottigliezza senza precedenti che ha creato una maggiore traslucenza nel materiale.
© Kurt Gschwantler, Alfred Bernhard-Walcher, Manuela Laubenberger, Georg Plattner, Karoline Zhuber-Okrog