Il Mandala è un disegno caratteristico della religione indù e del buddismo. Il disegno composto di cerchi e forme geometriche concentriche, di colori vari e integrati con altri segni simbolici vogliono rappresentare l’universo e l’origine del cosmo. Il Mandala rappresenta anche la connessione tra le forze cosmiche e le divinità. E’ considerato utile per la meditazione, quando non esso stesso oggetto di meditazione.
Può essere realizzato in tanti modi: in tessuto con intrecci di fili su un telaio, con polveri colorate per terra (poi distrutto una volta finito per significare l’impermanenza del creato). Si trova dipinto sulle pareti dei templi e, a volte, compongono la pianta base dello stesso edificio.
Mandala è un termine sanscrito e letteralmente significa “cerchio con un punto centrale”. I Mandala sono sempre stati utilizzati da guide spirituali, sciamani e guaritori come strumento di meditazione e fonte di saggezza.
Non vi è al mondo un disegno così universalmente diffuso come il mandala. Compare in epoche diverse e in ogni cultura. Il più antico è una “ruota solare” rinvenuta in Africa che risale addirittura al paleolitico. Mirabili esempi di mandala cristiani si trovano già nel primo medioevo. Figure mandaliche nei rosoni delle chiese, nei labirinti e nei siti etruschi e romani.
Oltre ad essere disegnati i mandala vengono anche vissuti: In India esiste la danza del mandala, mentre tra gli indiani Navajo è utilizzato per la cura ponendo al centro la persona da guarire.
Infinite possono essere le combinazioni della composizione, ed in alcuni casi il risultato è meraviglioso e magnetico.