Un drappo di velluto rosso e una musica di sottofondo. Sono serviti soltanto questi due elementi al fotografo Tom Kelley per ritrarre Marilyn Monroe nella sua prima foto nuda in una delle pose più sensuali nella storia.
Marilyn Monroe. Storia della foto nuda che consacrò la Diva

“Marilyn Monroe on the red velvet“, lo scatto di Tom Kelley
“Marilyn Monroe on the red velvet” fa parte di una serie di innumerevoli ritratti che il fotografo statunitense scattò il 27 maggio del 1949 all’allora sconosciuta attrice. In quegli anni, Marilyn, che si presentava con lo pseudonimo di Mona Monroe, era in cerca di lavoro e accettò la proposta di Kelley di posare nuda davanti all’obiettivo.
Gli giro di affari della foto
Il compenso per questa sessione di fotografie fu di 50 dollari. Neanche per Tom Kelley il guadagno fu altissimo. Vendette la fotografia ad un editore per 900 dollari. Solo da quel momento in poi, gli scatti avrebbero consacrato per sempre la diva arricchendo chi ne possedeva il copyright. L’immagine venne inizialmente inserita all’interno di un calendario sexy dal titolo “Miss Golden Dreams”. All’epoca non comparve il nome di Marilyn. L’editore ricavò ben 750mila dollari da quello scatto, i cui diritti furono successivamente acquistati da Hugh Hefner che utilizzò la foto per il primo numero di Playboy.
Con addosso solo la musica
Il volto seminascosto da un braccio, un sorriso a metà fra l’imbarazzato e l’allusivo. Si presenta così Marilyn Monroe al suo primo servizio fotografico senza veli. Completamente disarmata e disarmante, «con nient’altro addosso se non la musica» – come dichiarò lei stessa anni dopo con una risatina innocente. Pare, infatti, che durante la posa per le foto, avesse richiesto il disco “Begin the beguine” di Artie Shaw come sottofondo.
La posa
Il candore della pelle contrasta con il velluto rosso dello sfondo che richiama, in qualche modo, il colore sensuale delle labbra. Tom Kelley non ricorre ad alcun artificio. Nessun oggetto fa da corredo all’immagine, la posa è naturale. All’esposizione disinvolta del seno corrisponde la posizione pudica e ritrosa delle gambe.
Il naturale equilibrio fra ciò che è mostrato e ciò che è, invece, lasciato all’immaginazione non fa che aumentare la sensualità dello scatto. La posizione del corpo, che forma una “S”, e le pieghe del drappo alle spalle del soggetto, conferiscono un certo dinamismo alla foto. I colori sono vividi e la vignettatura ai bordi restituisce un fascino senza tempo all’immagine.
Lo shooting

Una delle varianti di “Marilyn Monroe on the red velvet” scattate da Tom Kelley
Tom Kelley scattò innumerevoli foto durante la sessione. Oltre alla celebre immagine, infatti, esistono altre varianti, tutte molto simili tra loro. Un braccio abbassato, entrambe le mani che sorreggono la testa o, ancora, la posizione orizzontale del corpo. I dettagli cambiano, ma lo sfondo rimane uguale, così come identica è la carica sensuale di tutte le immagini che compongono lo shooting. I ritratti sono fotografati in formato 8×10’’,ovvero 20x25cm.
Il fotografo delle celebrità
Non solo Marilyn Monroe tra le immagini celebri di Tom Kelley. Il fotografo di Filadelfia, trentenne all’epoca dello scatto, basò tutta la sua carriera sui ritratti alle personalità famose del tempo. Morto nel gennaio del 1984, fra le celebrità che Kelley ritrasse ricordiamo Gary Cooper, Greta Garbo, Clark Gable e Marlene Dietrich. Non solo divi del cinema, ma anche politici come Winston Churchill, John F. Kennedy, Dwight D. Eisenhower e Franklin D. Roosevelt.