Amedeo Modigliani, l’artista maledetto per eccellenza, è il grande protagonista della mostra alla GAM di Torino. Sarà un viaggio tra circa 90 opere di Modigliani, provenienti dal Musée National d’Art Moderne – Centre Pompidou di Parigi e da collezioni private e pubbliche di tutta Europa.
La mostra di Modigliani a Torino. Il ritratto di Dèdie è il protagonista
Affidata alla supervisione di Jean-Michel Bouhours, tra i più grandi studiosi dell’artista, la mostra è promossa da Mondo Mostre e Skira editore, in collaborazione con il Centre Pompidou.

Autoritratto, Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani nasce il 12 Luglio 1884 in Italia, ma lavorò principalmente in Francia. Il suo stile moderno si contraddistingue per i nudi femminili caratterizzati da figure e profili allungati, che non incontrarono i favori della critica al tempo. Modigliani studiò in Italia da giovane l’arte del Rinascimento e si spostò poi a Parigi nel 1906. Qui incontrò grandi artisti come Pablo Picasso e Constantin Brancusi.
I lavori di Modigliani includono pitture e disegni, principalmente. Dal 1909 al 1914 si dedicò invece alla scultura. I temi principali furono i ritratti e figure intere, sia per quanto riguarda i quadri che le sculture. Durante la sua vita Modigliani ebbe scarso successo, ma dopo la sua morte le sue opere incontrarono il favore di molti critici e divennero popolari. Morì all’età di 35 anni a Parigi per una meningite tubercolare.
L’artista venne influenzato sia dalla scultura di origine africana, sia dalle arti pittoriche del Rinascimento. Modigliani, pur vivendo in un periodo fertile per l’arte (erano infatti in piena attività movimenti come il Cubismo, Dadaismo, Surrealismo, Futurismo), decise di non voler entrare in alcuna di queste categorie, cercando uno stile che facesse la differenza. Il suo obiettivo non era quello di creare scandalo o shock, ma, piuttosto, quello di portare sulle tele ciò che vedeva. Con gli anni venne apprezzato più dai collezionisti che dalle accademie e dai critici, ma a Modigliani non importò mai molto l’essere considerato all’avanguardia dei tempi.
La fama arrivò dopo la morte: nove romanzi, un testo teatrale, un documentario e tre film furono dedicati alla sua vita. La figlia Jeanne (1918-1984) in età adulta scrisse una biografia intitolata: Modigliani, uomo e mito.

Ritratti, Amedeo Modigliani
Protagonista della mostra sarà il Ritratto di Dèdie del 1918, uno straordinario olio su tela.

Ritratto di Dèdie, Amedeo Modigliani
La giovane donna (Dèdie Hayden) è seduta, con le mani giunte, mentre osserva il pittore con uno sguardo melanconico e penetrante. Il viso leggermente girato su un lato invita alla meditazione, al sogno. Gli occhi, neri e profondi, rivelano intensità, un’interiorità stupefacente.
I tratti fini, delicati, la bocca piccola e ben disegnata con un tocco di rosso vivo; i grandi occhi ci mostrano eleganza e una raffinatezza pieni di charme.
Le mani hanno lunghe dita sottili, molto fini. La pettinatura mette in risalto il viso e le sopracciglia arcuate, mentre i boccoli sono perfetta cornice di questo volto così candido.
Sul fondo si notano i colori sulla tonalità di verde: essi fanno risplendere il colorito della giovane donna, rosa imporporato.
L’insieme del quadro rimanda a una profonda malinconia, di elegante bellezza, ma fragile. La fragilità è appunto una delle caratteristiche di Modigliani, così come questi visi che sembrano maschere. L’artista crea così uno stile originale, unico, ritagliato dal mondo e dalla realtà quotidiana.
Si nota anche qui l’influenza della scultura africana. Modigliani ci ha lasciato un’opera unica, originale, piena di malinconia, di tristezza e di emozioni. Il suo stile ricorda l’arte geometrica e arcaica, ma allo stesso tempo restituisce tutta la sensibilità delle modelle rappresentate.