Anche Monaco avrà finalmente le sue pietre d’inciampo dedicate agli ebrei vittime del massacro nazista. L’approvazione è arrivata in queste ore dopo un acceso dibattito.
Le pietre di inciampo sono delle placche in bronzo “incastonate” nel pavimento cittadino che ricordano la terribile tragedia dell’Olocausto. Le pietre sono presenti in moltissime città europee e anche tedesche. Ma a Monaco una forte opposizione aveva fatto sì che le pietre omaggio alle vittime non fossero mai installate.
Nazismo. I nomi delle vittime scritti in strada: gli ebrei disapprovano
L’eredità che la città bavarese si porta dietro dalla Seconda Guerra Mondiale è abbastanza pesante. Monaco, infatti, è la città dove nacque il movimento nazista. Motivo per cui la decisione presa gli scorsi giorni si tinge di un significato simbolico. Placche per ricordare le vittime del nazismo, dunque, potranno essere pubblicamente installate, ma rimane bocciato il progetto di posizionare le placche di fronte alle ex abitazioni delle vittime.
Ad opporsi all’idea un fronte, senza dubbio, inaspettato. Pare, infatti, che fra coloro che hanno detto di no ci sia Charlotte Knobloch, leader della comunità ebraica di Monaco. Secondo Knobloch, posizionare le placche in corrispondenza delle abitazioni sarebbe un modo per profanare ulteriormente la memoria delle vittime ogni volta che i passanti camminano su di esse.

Uno scorcio di Monaco di Baviera, città in cui nacque il movimento nazista
Non è di questo avviso lo scultore Gunter Demnig che, nel 1996, ha avviato il progetto in memoria degli ebrei assassinati. Sono circa 54 mila le pietre di inciampo installate in più di mille città d’Europa e, di queste, 500 solo in Germania. A sostenere la posizione di Demnig numerosi cittadini che ritengono che la presenza delle pietre di inciampo mantenga viva la memoria dell’Olocausto, costringendo i pedoni a ripensare al destino di quelle povere vittime di più di settant’anni fa.
Sono quasi 99mila le firme della petizione che si è opposta al divieto di posizionare le lastre di ottone sul suolo pubblico di Monaco, ma il consiglio comunale ha accettato la posizione di Charlotte Knobloch.
Con l’approvazione dei giorni scorsi, invece, le placche celebrative saranno posizionate sulle facciate degli edifici dei proprietari che daranno il permesso e in cima alle cassette della posta sul suolo pubblico. È anche previsto un memoriale con l’elenco dei nomi delle vittime.
Un gruppo di ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento ha comunicato l’intenzione di avviare un procedimento legale contro il divieto di installare le pietre di inciampo. «La giustizia prevarrà» – ha dichiarato Ernst Grube, 83enne sopravvissuto al campo di Theresienstadt. «Molti di noi, purtroppo, non vedranno quel giorno».
La pesante eredità di Monaco
Monaco di Baviera è terza città più grande della Germania e ha duramente fatto i conti con il suo passato nazista. Solo quest’anno, infatti, è stato aperto un museo sul sito della ex sede del partito nazista. Furono diecimila gli ebrei della comunità di Monaco epurati dai nazisti.