Descrizione
Giotto ancora una volta riproduce la storia cristiana con nuovi canoni prospettici. Da un colpo di mano a tutto quanto era stato fatto fino ad allora, e anche nell’Incontro di Giocacchino e Anna alla porta aurea si rimane stupefatti dalla sua capacità di creare il nuovo rimanendo comunque in un ambito assolutamente sacro e sacrale. Giocacchino torna dalla sua Anna perchè dopo tanto desiderio di avere un figlio finalmente viene esaudito. Il bacio tra i due è quasi una unione fisica dei loro volti, non si distingue uno dall’altro, è unione spirituale per la gioa ma unione fisica nell’atto del baciarsi.
Le figure attorno ad Anna sono emblematiche, riproducono la vita quotidiana che probabilmente Anna stava vivendo prima del ritorno di Gioacchino.
Rallégrati Anna, «sterile che non hai partorito, prorompi in grida di giubilo e di gioia, tu che non hai provato i dolori» (Is 54, 1). Esulta, o Gioacchino, poiché dalla tua figlia é nato per noi un bimbo, ci é stato dato un figlio, e il suo nome sarà Angelo di grande consiglio, di salvezza per tutto il mondo, Dio forte (cfr. Is 9, 6). Questo bambino é Dio.
Cosa può essere più forte della gioia di una nuova vita per due che sicuramente non avevano più speranze di poterne avere? E come primogenita sarà la Madonna, la mdre di Gesù, l’apoteosi.
Perchè la riproduzione su carta Amalfi
Più di ogni altro un affresco ha un particolare valore se riprodotto non su tela pittorica, ma su un supporto quanto più “piatto” possibile. La carta amano di Amalfi rende tramite la sua porosità e la sua grana tutta la potenza degli affreschi. Porta quasi a compimento un valore aggiunto che un prodotto completamente italiano come la carta di Amalfi può dare al massimo esponente dell’arte “moderna” di cui Giotto è il capostipite assoluto.