Descrizione
L’opera si inquadra nel cosiddetto classicismo Padovano del Giotto, che nello svolgimento artistico del pittore rappresenta il momento in cui il suo linguaggio appare più idealizzato e solenne. Un dotto frate del convento degli Umiliati dovette consigliare con ogni probabilità il grande artista affinché potesse esprimere compiutamente anche le diverse implicazioni teologiche affrontate nell’opera. La veste bianca della Madonna per esempio che allude alla sua verginità è relativamente inconsueta nella pittura fiorentina, ma è presente in maniera significativa negli affreschi Scrovegni.
Perchè la riproduzione su carta Amalfi
Più di ogni altro un affresco ha un particolare valore se riprodotto non su tela pittorica, ma su un supporto quanto più “piatto” possibile. La carta amano di Amalfi rende tramite la sua porosità e la sua grana tutta la potenza degli affreschi. Porta quasi a compimento un valore aggiunto che un prodotto completamente italiano come la carta di Amalfi può dare al massimo esponente dell’arte “moderna” di cui Giotto è il capostipite assoluto.