Descrizione
Giotto continua a stupire per le sue innovazioni nella rappresentazione sacra delle scritture. Nella “Resurrezione di Lazzaro” le situazioni sono prese quanto più reali possibili. Gli spazi, le persone, le movenze e l’anima dei protagonisti esce prepotente dalla rappresentazione statica fatta fino ad allora. Lazzaro è quasi invisibile, fragile, non certo pronto a camminare, e i suoi vicini lo aiutano, alcuni si mettono il velo sulla bocca, probabilmente per lo stupore e per fermare eventuali odori.
Un momento reale di una scrittura religiosa.
Perchè la riproduzione su carta Amalfi
Più di ogni altro un affresco ha un particolare valore se riprodotto non su tela pittorica, ma su un supporto quanto più “piatto” possibile. La carta amano di Amalfi rende tramite la sua porosità e la sua grana tutta la potenza degli affreschi. Porta quasi a compimento un valore aggiunto che un prodotto completamente italiano come la carta di Amalfi può dare al massimo esponente dell’arte “moderna” di cui Giotto è il capostipite assoluto.