Giocano su forma ed illusione, lavorando sui materiali più disparati: le sculture indossabili sono dei veri e propri gioielli d’arte, dei pezzi unici che danno nuova vita alla materia comune grazie al suo recupero. Dal momento della creazione a quello dello sfoggio pubblico, questi preziosi oggetti vivono una trasformazione unica nel loro genere.
Sono diversi gli artisti nel panorama nazionale ed internazionale che giocano con i materiali più poveri fino a trasformarli in preziosi giochi di forma e di luce da sfoggiare su un red carpet o una serata di gala. Essi rappresentano un nuovo modo di esprimere la moda e di creare aspetti quasi alieni senza rinunciare all’eleganza che solo un gioiello artigianale può donare. Ad essere sfruttate in tal senso, per la loro capacità di essere lavorate, sono principalmente le materie plastiche, più facili da domare rispetto ai materiali minerali che necessitano di fonti di profondo calore quando a dover essere creati sono dei gioielli.

E’ possibile ottenere sculture indossabili dai materiali più disparati dando vita ad opere d’arte incredibili.
Il mondo della moda, eclettico come pochi, in tal senso ha portato davanti all’occhio del pubblico anche degli abiti scultura, impiegando tessuti sperimentali e volumetrie incredibili. Non vi è limite all’espressione dell’arte ed al modo in cui essa può intersecarsi in un ambito così libero come quello dell’abbigliamento e quello che è possibile indossare. Un’occasione, quella di dar vita ad esempi di “wereable art”, presa al volo da molti pittori e scultori: alcuni artisti hanno basato la loro carriera sul camminare luno questo filo sottile che intercorre tra opera d’arte e gioiello, spingendo tutta la loro forza emozionale in queste creazioni e dando vita a mostre che hanno incantato più di una città con la loro bellezza.
Le sculture indossabili devono essere considerate come delle vere e proprie opere d’arte che trovano la vita nel vestire la persona, la quale diventa parte integrante della concettualità delle stesse.
In fin dei conti, se ci si pensa, per quanto riguarda le sculture indossabili, la vera differenza con una classica opera è che quella la si osserva, mentre loro vengono indossate. Molti lo ignorano ma anche Picasso, spinto dall’amore, creò delle speciali collane per Dora Maar negli anni ‘30-’40: fu con l’avvento del concettualismo e dell’astrattismo negli anni ‘50 che quello che prima era solo un tentativo di sperimentare divenne qualcosa di serio e considerabile una vera e propria tendenza. I nomi più noti internazionalmente? Yoko Ono, Koons, Dalì.

I materiali più poveri possono divenire con un pizzico di fantasia e tanto lavoro delle sculture indossabili eleganti ed uniche.
Negli ultimi tempi sempre di più le sculture indossabili, hanno preso piede in contesti “quotidiani” sebbene di alto profilo: la loro unicità consente di dare vita ad importanti outfit femminili, unici e non replicabili. Della pellicola fotografica può diventare elemento base di un copricapo alla moda, plastiche di diverso colore possono rappresentare la base, una volta lavorate, di spettacolari collane o gorgiere, ma anche di sciarpe e scarpe create artigianalmente.
Questo approccio all’arte consente di riciclare e dare una vita migliore a materiali destinati all’eliminazione ed al contempo di dare modo ad artisti più o meno accreditati di creare opere uniche e meritevoli di attenzione. Indossarle, sia che si tratti di gioielli astratti o vestiti futuristici, è un’emozione indescrivibile per coloro che sono così fortunati da averne la possibilità. Questo perché si viene a creare tra l’emozionalità della persona e l’energia dell’opera un legame molto forte.