Non sarà più messo all’asta, almeno per il momento, “Sera al Cairo”, il dipinto dell’artista russo Ivan Aivazovsky. La notizia è arrivata da Sotheby’s che aveva messo in vendita l’opera per poi sospendere l’asta nei giorni scorsi.
Sospesa l’asta di “Sera al Cairo” di Aivazovsky
Alla base dell’imprevisto, il sospetto che il dipinto sia stato rubato nel 1997 e sottratto da una collezione privata, a comunicarlo il ministero dell’Interno russo. A rendere più intricata la vicenda, però, sarebbe la scoperta da parte della casa d’aste londinese, secondo cui il nome dell’opera non sarebbe comparso in nessun archivio di opere d’arte rubate, nemmeno in quello russo. Secondo il sito di Sotheby’s il quadro faceva parte della collezione di N.I. Dedov fino a quando era stato acquistato dal russo Ivan Nosenko. Dopo la morte del collezionista nel 1956, “Una sera al Cairo” passò alla moglie.
L’opera
L’opera d’arte fu dipinta da Ivan Aivazovsky nel 1870. Al momento della sua messa all’asta, il valore del quadro era stimato fra i 2mila e 3mila dollari. Una scena al tramonto. Alcune persone, la maggior parte di spalle, assistono come spettatori allo spettacolo del cielo infuocato. Il punto di ripresa è leggermente sopraelevato. Gli stessi protagonisti del dipinto ammirano il panorama su una terrazza, dall’alto. Nella parte destra del quadro, si spiega l’intera città in una veduta panoramica.
La parte che ritrae il tessuto urbano fa da sfondo, ma occupa quasi metà del dipinto. Più a sinistra invece gli spettatori in primo piano. Le pennellate sono morbide e i colori caldi. L’immagine non è nitida ma restituisce ad un primo sguardo l’essenza di ciò che è ritratto. Si intuisce immediatamente che si tratta di una città nordafricana, non solo dagli accenni alle costruzioni urbane, ma anche dai dettagli con cui sono raffigurati i personaggi che popolano la scena. Il loro abbigliamento e il colore della pelle fanno venire subito alla mente scenari esotici.
Lo stile di Aivazosky
“Una sera al Cairo” rientra perfettamente nella cifra stilistica dell’artista russo. La pittura di paesaggio è, infatti, il tratto distintivo di Aivazovsky. In particolare, il pittore si specializzò nel ritratto dei paesaggi marittimi. Viene considerato uno dei massimi esponenti della pittura naturalista. Appassionato di imbarcazioni non risparmiò, fra le sue opere, la ripresa di scene navali. Questo gli procurò una costante collaborazione con la Marina Imperiale Russa. Fra le sue opere non mancano i paesaggi dell’Italia e, in particolar modo, il mare di Napoli.
Biografia del pittore russo
Nato in Crimea, a Feodosia, nei primi anni del 1800, Ivan Aivazosky ha origini armene. Si dedica presto alla pittura degli ambienti. Dapprima si accosta ai paesaggi a lui più vicini. La Crimea è al centro dei suoi primi lavori. Più tardi arrivano i lavori in giro per l’Europa. Riesce ad entrare al ginnasio di Simferopoli prima e all’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo poi.
Negli ultimi anni di vita, Aivazosky apre una scuola e una galleria nella sua città natale. Muore nel 1900. Sono circa 6.000 i lavori che il pittore lasciò al momento della sua morte.