Stampe di fiori su tela da sempre celebrano bellezza e mistero. Linguaggio antico e simbolico per inviare messaggi e auguri. Parlare con la stupenda e misteriosa bellezza dei fiori.
Chi ha progettato i fiori? Per colori e varietà non si finisce mai di stupire.
I fiori sono la parte più bella e vistosa delle piante. Sono un componente vegetale di straordinaria bellezza. Petali, sepali stami, calice, pistillo: una composizione dove la natura ha superato se stessa. E da sempre l’uomo ha voluto fissare la loro bellezza e i loro colori e con essi il loro significato, che, purtroppo oggi pochi conoscono.
Le varietà dei fiori è talmente sconfinata che ogni specie, di qualsiasi forma e colore è in grado di esprimere un messaggio o un significato specifico. L’amaranto, per esempio, una pianta coi fiori di un rosso scuro non appassisce ed è per questa caratteristica viene considerata la pianta dell’eterna amicizia.
La dalia, invece, è utilizzata per esprimere ammirazione e gratitudine, sia in ambito amoroso che affettivo. Ma senza implicazioni intime e passionali. La dalia può essere usata anche per esprimere gratitudine ed affetto fra persone senza che ci sia per forza un legame sentimentale.
La dalia fu introdotta per la prima volta in Gran Bretagna dalla Spagna nel 1798. Molte delle innumerevoli varietà di dalie, comprese le forme a doppio fiore, furono successivamente sviluppate in Gran Bretagna e altrove dalla specie D. variabilis eD. coccinea .
Nel 1570 il re Filippo II di Spagna mandò Francisco Hernandez in Messico per studiare le risorse naturali del paese. Rimase per 7 anni e descrisse piante che ricordano le specie di dalia sotto i nomi Acocotli e Cocoxochitl. I primi disegni sono stati fatti delle dalie da un socio che viaggiava con Hernandez e sono stati pubblicati nel 1651. Le dalie compaiono inoltre nella storia nel 1789, il direttore dell’Orto Botanico di Città del Messico ha inviato parti di piante a Antonio Jose Cavarilles, presso i giardini reali di Madrid in Spagna.
Da questi coltivò e fiorì 3 nuove forme vegetali, Dahlia pinnata, D. rosea e D. coccinea. Ha nominato il genere dopo Andreas Dahl, un botanico svedese. I semi e le parti vegetali dei dalie Cavanilles furono inviati in tutta Europa all’inizio del 1800. Fu durante questo periodo che la Dahlia coccinea fu incrociata con una specie a fiore malva, forse D. pinnata, che alla fine portò al primo ibrido moderno dahlia (Lawrence 1929). Il nuovo ibrido è stato facile da coltivare e ibridare, diventando così molto popolare nei giardini europei e americani. Tra il 1800 e il 1900 furono sviluppate migliaia di nuove varietà, con 14.000 cultivar riconosciute nel 1936 e nel secolo scorso, quasi 50.000 varietà nominate sono state elencate in vari registri e liste di classificazione. Tutte queste forme di dalia sono state ibridate da almeno due, e forse tutte e tre le specie originarie del Dahlia del Messico. Il genere Dahlia comprende 35 specie che si trovano negli altipiani del Messico e dell’America centrale. La maggior parte delle specie ha gamme molto ristrette e sono probabilmente rare.